Sia dato un fango (ooze) marino…
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Abstract
Formulo l’ipotesi che in un regime di moto laminare su un piano inclinato, in un fango marino ricco di ammoniaca e acqua, si formino delle stringhe di (OH) H+NH3 allineate nella direzione del moto. I vari gruppi (OH) H+NH3 della generica stringa si tengono testa coda per attrazione elettrostatica. Sia presente uno shear rate, con velocità che varia monotonicamente nella direzione perpendicolare al moto e al piano inclinato. La presenza di lipidi potrebbe agevolare il moto laminare, favorire la rotazione del particolato solido del fango attorno ad assi paralleli al piano inclinato e perpendicolari alla direzione macroscopica del moto, e agevolare lo sviluppo di quanti di energia cinetica rotatoria “polarizzati”. Chiamo tali quanti: fononidienergiacineticarotatoria/microvortici; essi sono polarizzati grazie allo shear rate. Nella generica stringa, speculo che tali fononi inducano una pseudorotazione quantistica sincrona di ciascun gruppo (OH) H+NH3 attorno al proprio centro locale H+. Osservo infatti che (OH) e NH3 hanno quasi la stessa massa atomica, in termini di numero di elettroni e protoni, poiché (OH) ha solo un elettrone in più di NH3 e se si suppone che un neutrone sia dato da un protone più un elettrone. Nella generica pseudorotazione quantistica, ciascun (OH) è controbilanciato dal corrispondente gruppo neutro NH3, attorno al proprio centro locale H+. Suppongo che da queste pseudorotazioni quantistiche nasca un campo magnetico parallelo al piano inclinato e perpendicolare al moto. È discussa la corrispondenza con le stiffniti, flussi di fango così come discussi in due miei articoli del 2011 su Annals of Geophysics [Pareschi, 2011a; 2011b]. Qui inoltre propongo che all’arresto del moto, a pressioni di 300400 atmosfere, la stringa si rompa e avvenga la reazione (OH) H+NH3 → 14CH4 + OH, con una transizione nucleare 14N → 14C. La comparsa di 14C addizionale e del gruppo reattivo OH vengono usati per i) discutere sulla possibile retrodatazione di certi depositi rimaneggiati dello Ionio (al largo delle Coste Siciliane e a Sud delle Coste Calabre), correntemente legati al terremoto di Creta del 365 d.C. e ii) spiegare l’ossidazione dei depositi normalmente depositati sottostanti a quei depositi rimaneggiati. Poiché, in letteratura, nei depositi su menzionati, non sono segnalati fenomeni riconducibili a temperature anomale, deduco che la reazione nucleare 14N → 14C sia fredda.
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