Materiali per un catalogo dei terremoti italiani. Recupero di terremoti negletti (1960-1975)
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Abstract
La compilazione di un catalogo parametrico dei terremoti di un paese come l’Italia, per una finestra cronologica che supera il millennio, è un’impresa dalla complessità inimmaginabile. Negli ultimi dieci anni il lavoro di aggiornamento del catalogo ha riguardato principalmente l’approfondimento di studi speditivi degli anni ‘90 del secolo scorso.
Un aspetto che viene affrontato in questa fase, ed è l’oggetto di questo lavoro, è la verifica di una ventina di record di catalogo, non inclusi nella versione corrente, ma che potenzialmente potrebbero esserlo.
Su questi casi è stata sviluppata una ricerca speditiva ma rigorosa, i cui esiti vengono qui presentati. Cinque record sono risultati molto dubbi o certamente falsi; per un paio di eventi non sono state reperite informazioni macrosismiche, in un altro paio di situazioni si è ritenuto irrealistico cercare informazioni macrosismiche su scosse minori all’interno di sequenze complesse.
Per tutti gli altri casi gli studi qui presentati rendono disponibili dati di intensità che consentono di derivare nuovi parametri epicentrali.
Un aspetto che viene affrontato in questa fase, ed è l’oggetto di questo lavoro, è la verifica di una ventina di record di catalogo, non inclusi nella versione corrente, ma che potenzialmente potrebbero esserlo.
Su questi casi è stata sviluppata una ricerca speditiva ma rigorosa, i cui esiti vengono qui presentati. Cinque record sono risultati molto dubbi o certamente falsi; per un paio di eventi non sono state reperite informazioni macrosismiche, in un altro paio di situazioni si è ritenuto irrealistico cercare informazioni macrosismiche su scosse minori all’interno di sequenze complesse.
Per tutti gli altri casi gli studi qui presentati rendono disponibili dati di intensità che consentono di derivare nuovi parametri epicentrali.
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